Linguaggio plurale: dal microcopy al contenuto

Un buon design passa anche da un buon testo e il linguaggio plurale è un elemento cruciale per ottenerlo.

Il linguaggio inclusivo, o meglio linguaggio plurale, è un elemento cruciale in ogni aspetto della comunicazione, sia online che offline. Si tratta di una pratica che consiste nello scrivere testi che risultino rispettosi e rappresentativi nel quale il maggior numero di persone ed esperienze possano riconoscersi, indipendentemente dall’identità di genere, età, razza, orientamento sessuale o capacità. Questo tipo di linguaggio ha l’obiettivo di creare un’atmosfera accogliente e non escludente, aumentare la qualità della relazione con il pubblico e migliorare l’immagine del progetto o del brand.

Il linguaggio plurale online

L’uso di un linguaggio plurale è particolarmente importante in un tempo in cui la comunicazione online è sempre più diffusa e sotto la lente d’ingrandimento. Il linguaggio che utilizziamo può influire su come le persone percepiscono noi e il nostro brand, e può avere un impatto sulla loro decisione di interagire con noi. Ad esempio, un sito web con un linguaggio plurale ben curato riuscirà a far sentire meglio una fetta più ampia di visitatorǝ e lǝ inviterà a restare più a lungo per interagire con noi.

Microcopy, contenuto e linguaggio plurale

Nella costruzione di un sito o di un’app il microcopy è un elemento chiave per creare un’esperienza inclusiva per ogni persona che naviga. Si tratta dei testi brevi che appaiono in molte parti di un sito o di un’applicazione, come ad esempio i form di registrazione o i pulsanti di conferma.

È importante prestare attenzione ai dettagli in queste componenti, poiché seppur possano sembrare di poco conto invece influiscono molto sull’esperienza di chi naviga. Ad esempio, evitare termini sessisti o stereotipati può fare la differenza per molte persone che si sentono rappresentate dal linguaggio utilizzato e in generale ha una funzione sociale dove si evita di rinforzare stereotipi e messaggi negativi su gruppi di minoranze o simili.

Anche il contenuto principale, come i blog post, i video o le presentazioni, è altrettanto importante per creare un’immagine inclusiva. È importante utilizzare un linguaggio neutro, il più plurale possibile, e evitare di perpetuare gli stereotipi di genere. Ad esempio, è importante evitare di utilizzare termini offensivi o stereotipati, scegliere con cura le parole che si utilizzano e prestare attenzione a come si rappresentano le diverse identità. Se vuoi approfondire in particolare l’italiano inclusivo ti consiglio il sito di italianoinclusivo.it.

Altri consigli per un progetto plurale

Inoltre, è importante essere in grado di adattare il linguaggio in base all’audience per evitare di appesantire troppo un testo e rischiare che diventi comprensibile soltanto a un audience più ristretto di persone. Per fare un esempio, utilizzare termini più tecnici in un ambiente accademico o professionale potrebbe essere accettabile mentre potrebbe essere inappropriato in altri contesti.

A tutto questo è doveroso aggiungere come sia importante coinvolgere rappresentanti di gruppi diversi nella creazione del contenuto e nella revisione del linguaggio. Una buona pratica di questo tipo aiuterà a garantire che ciò che si comunica sia veramente inclusivo e rispettoso per ogni destinatariǝ. Insieme a questo è altrettanto importante monitorare regolarmente il linguaggio e adattarlo in base alle nuove conoscenze e comprensioni che emergono ed evolvono nell’intera società giorno dopo giorno. Questo processo si può tenere vivo soltanto con curiosità, ricerca continua e tanto confronto con più persone.

In conclusione, l’uso di un linguaggio plurale è importante per creare un’atmosfera protetta e non escludente, accorciare le distanze con la nostra audience e migliorare l’operato del progetto e del brand. Dalla scelta delle parole nel microcopy alle rappresentazioni nel contenuto principale, è importante prestare attenzione al linguaggio e adattarlo in base all’audience e alle nuove conoscenze e comprensioni. Coinvolgere rappresentanti di gruppi diversi e monitorare regolarmente il linguaggio aiuterà a garantire che sia veramente inclusivo e rispettoso per tutti i destinatari. E tu cosa ne pensi? Lasciami un commento!

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